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MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY Decreto Direttoriale del 7 maggio 2024 (DM 14/09/2023) Disciplina per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati a valere sul FRI, in favore di progetti di R&S e innovazione realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno
Si tratta di un’agevolazione regolata dal decreto MIMIT del 14 settembre 2023, rivolta alle imprese ubicate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’intervento è finanziato dal Fondo per la crescita sostenibile con uno stanziamento di oltre 470 milioni di euro complessivi. Nel dettaglio, sono previsti 328 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati e 145 milioni per contributi diretti alla spesa. L’obiettivo dell’agevolazione è sostenere l’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni tecnologicamente avanzate accelerando, al contempo, la ricerca collaborativa e il processo di scoperta dinamica e imprenditoriale di nuovi domini di specializzazione.
Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti:
- le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile1 e 3 (attività industriali dirette alla produzione di beni o servizi ovvero le attività di trasporto per terra, acqua o aria), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
- le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al n.5 dell’articolo 2195 del codice civile (imprese che esplicano attività di mediazione; agente di commercio; agente di assicurazione; agenzie di viaggi; promotori finanziari; imprese di pubblicità commerciale e di marketing), in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
- i Centri di ricerca;
- le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile (coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali ed attività connesse), che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto di cui al paragrafo successivo.
I soggetti di cui sopra possono presentare progetti, anche congiuntamente tra loro, che prevedano:
- un numero massimo di 5 imprese comprendenti il capofila e i co-proponenti, fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa di valore non inferiore a euro 3.000.000,00 (tremilioni/00);
- il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato. Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una concreta collaborazione che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto. In particolare, il contratto deve prevedere:
- la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante;
- la definizione degli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo;
- l’individuazione, nell’ambito dei soggetti di cui al comma 1, del soggetto capofila, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, riportate in allegato n. 1, nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa. I progetti devono essere diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca, e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:
- essere realizzati dai beneficiari nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale, in coerenza con il territorio di competenza dell’intervento agevolativo sulla base dei vincoli di localizzazione previsti dalle fonti di finanziamento utilizzate;
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 3.000.000,00 (tremilioni/00) e non superiori a euro 20.000.000,00 (ventimilioni/00);
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data del provvedimento di concessione.
Le agevolazioni concedibili non possono, in alcun caso, superare i limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dall’articolo 25 del Regolamento GBER. Nel rispetto dei predetti limiti, a sostegno della realizzazione dei progetti, sono concedibili, in concorso tra loro, agevolazioni nella forma del:
- finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%. Nei casi di accesso delle PMI alla maggiorazione di cui al paragrafo iv) seguente, il finanziamento agevolato è concedibile per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 40%;
- contributo alla spesa, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili articolata come segue:
- i) 30%per le piccole imprese;
- ii) 25% per le medie imprese;
- iii) 15% per le grandi imprese, non rientranti nella definizione di PMI;
- iv) 10% quale maggiorazione, spettante, in alternativa, come nei casi previsti.
Ai fini dell’accesso alle agevolazioni, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare, secondo le modalità e nei termini indicati, la domanda di agevolazione, redatta secondo lo schema di cui all’allegato n. 1, corredata dalla documentazione elencata all’allegato n. 2, ivi compresa l’attestazione di disponibilità a concedere il finanziamento bancario resa dalla banca finanziatrice, redatta in conformità con il modello definito nella convenzione e sottoscritta digitalmente.
Le domande di agevolazione e la documentazione indicata nell’allegato 2, devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 10 luglio 2024, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore https://fondocrescitasostenibile.mcc.it .
Le attività inerenti la predisposizione della domanda di agevolazione e alla documentazione da allegare alla stessa possono essere svolte, dai proponenti, prima dell’apertura del termine di presentazione previsto. Infatti, la procedura di compilazione guidata è resa attiva sul sito di cui sopra a partire dal 25 giugno 2024.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse sulla base di una procedura valutativa negoziale.
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Aiuti alle imprese
SCOPERTA IMPRENDITORIALE D.M. del 13 luglio 2023 e D.D. del 7 dicembre 2023 (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)
Agevolazioni a valere sulle risorse del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021/2027 destinate all’intervento del FCS “Scoperta imprenditoriale” - Azione 1.1.4 “Ricerca collaborativa”, al fine di sostenere la valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e di accelerare, al contempo, la ricerca collaborativa e il processo di scoperta dinamica e imprenditoriale di nuovi domini di specializzazione.
Possono beneficiare delle agevolazioni i seguenti soggetti:
- le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile1 e 3 (attività industriali dirette alla produzione di beni o servizi ovvero le attività di trasporto per terra, acqua o aria), ivi comprese le imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
- le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
- le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al n.5 dell’articolo 2195 del codice civile (imprese che esplicano attività di mediazione; agente di commercio; agente di assicurazione; agenzie di viaggi; promotori finanziari; imprese di pubblicità commerciale e di marketing), in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
- i Centri di ricerca;
- le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile (coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali ed attività connesse), che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto di cui al paragrafo successivo, lettera A);
- gli Organismi di ricerca, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i suddetti soggetti devono realizzare i progetti di ricerca e sviluppo in forma collaborativa.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, diretti ad introdurre significativi avanzamenti tecnologici, non limitandosi alla sola fase di ricerca, e prevedere attività strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto.
I progetti devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nei territori delle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 1.000.000 e non superiori a euro 5.000.000 e, comunque, per le imprese, non superiori al 60% della media del fatturato relativo agli ultimi due esercizi contabili del singolo soggetto proponente;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla data di emanazione del decreto di concessione;
- avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi.
Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie (ad esclusione degli Organismi di Ricerca) nelle seguenti forme, in concorso tra loro:
- finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50% dei costi e delle spese ammissibili;
- contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
- 35% per le imprese di piccola dimensione;
- 30% per le imprese di media dimensione;
- 25% per le imprese di grande dimensione.
Le agevolazioni di cui al presente decreto sono concesse sulla base di una procedura valutativa a sportello. Le domande di agevolazione e la documentazione indicata nell’allegato 2, devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 7 febbraio 2024, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore https://fondocrescitasostenibile.mcc.it/mise-fcs/.
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Aiuti alle imprese
FONDO DI PATRIMONIALIZZAZIONE PMI
Programma regionale FESR Lazio 2021-2027 – Obiettivo Strategico 1 / Europa più competitiva e intelligente Obiettivo Strategico 3 / Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi Avviso pubblico su Bollettino Ufficiale della Regione Lazio nr. 95 del 28/11/2023)
Il Fondo di Patrimonializzazione PMI (FPPMI) ha l’obiettivo di rafforzare le imprese del territorio a sostegno dello sviluppo e della ripresa, per uscire dalla crisi che si sta attraversando a seguito della pandemia da Covid -19. È pertanto finalizzato alla concessione diretta di prestiti a PMI già costituite, che abbiano forma giuridica di società di capitali, a fronte di un aumento di capitale che determini un effettivo ingresso di risorse finanziarie nell’impresa (che non sia realizzato mediante passaggio di riserve a capitale o trasformazione di finanziamenti da soci).
Il Fondo Patrimonializzazione PMI disciplina l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato finalizzati, insieme ad un aumento di capitale, a realizzare Progetti che riguardano investimenti in attivi materiali e immateriali, spese per consulenze, copertura del fabbisogno di capitale circolante.
Sono ammissibili all’agevolazione Progetti da realizzare presso la Sede Operativa localizzata nel Lazio che includano le seguenti macro-tipologie di spesa:
- Investimenti materiali e immateriali
- acquisto di terreni, nel limite del 10% del programma di investimento ammissibile;
- acquisto di immobili dedicati ad attività di impresa e realizzazione di opere murarie e assimilate funzionalmente correlate agli investimenti, necessarie ad attività d’impresa, nel limite del 20% del programma d’investimento ammissibile;
- acquisto di macchinari, attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software e applicativi digitali e la strumentazione accessoria al loro funzionamento; tali beni dovranno essere installati presso la sede dell’unità operativa aziendale che beneficia del sostegno;
- acquisizione di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la convalida e la difesa degli attivi immateriali.
- Spese di consulenza fino ad un massimo del 10% del costo totale del Progetto ammissibile
- servizi di consulenza specialistica prestati da soggetti esterni;
- studi di fattibilità.
3.Capitale circolante, fino ad un massimo del 30% del costo totale del Progetto ammissibile.
il Progetto, importo minimo euro 50.000,00= – importo massimo euro 500.000,00=, dovrà essere realizzato entro 12 mesi dalla data di erogazione del finanziamento.
Le richieste di accesso all’agevolazione possono essere presentate a partire dalle ore 9.00 del 5 dicembre 2023. Le richieste possono essere presentate esclusivamente on line sul portale http://www.farelazio.it , accedendo alla pagina dedicata al “Fondo di Patrimonializzazione PMI”.
REGIONE LAZIO
Aiuti alle imprese
ACCORDI PER L'INNOVAZIONE
AGEVOLAZIONI FINANZIARIE DI CUI AL D.M. 14 SETTEMBRE 2023 Disciplina per la concessione di contributi e finanziamenti agevolati a valere sul FRI, in favore di progetti di R&S e innovazione realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno.
Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, oltre 473 milioni per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Il Ministero dello Sviluppo Economico, con Decreto 14 settembre 2023, ha approvato la definizione delle procedure che assegnano oltre 473 milioni di euro alle imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che presentano progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo attraverso l’utilizzo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs – Key Enabling Technologies).
L’intervento, che prevede la concessione di finanziamenti agevolati e contributi diretti alla spesa, è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e ai Centri di ricerca.
Le risorse stanziate, nello specifico, sono:
- 328 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sulle risorse del Fondo Rotativo per il sostegno alle Imprese;
- 145 milioni di euro per la concessione dei contributi diretti alla spesa, a valere sulle risorse rese disponibili a seguito della chiusura dei programmi operativi 2007-2013.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria, di trasporto (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca. Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti, purché ricorrano ad un contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
Sono ammissibili i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia:
- Materiali avanzati e nanotecnologia;
- Fotonica e micro/nano elettronica;
- Sistemi avanzati di produzione;
- Tecnologie delle scienze della vita;
- Intelligenza artificiale;
- Connessione e sicurezza digitale.
I progetti ammissibili inoltre devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nei territori delle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia);
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 20 milioni di euro;
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa.
Le agevolazioni di cui al decreto sono concesse sulla base di una procedura valutativa negoziale.
Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero, per il tramite del soggetto gestore (Mediocredito Centrale), la domanda di agevolazioni corredata della scheda tecnica, del piano di sviluppo del progetto, del contratto di collaborazione (nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti) e della delibera di finanziamento bancario o attestazione del merito creditizio dell’impresa richiedente ovvero dell’attestazione di disponibilità a concedere il finanziamento bancario nell’ambito complessivo del finanziamento.
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Aiuti alle imprese
ON- OLTRE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO
Legge 27 dicembre 2023, n. 206, disposta la riapertura dello sportello agevolativo. Circolare 4 maggio 2022, n. 168851 Fondi PNRR
Il programma “Nuove imprese a tasso zero” è una delle principali iniziative italiane per incentivare la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese con una prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile. Recentemente rifinanziata con 15 milioni di euro per il 2024 grazie alla legge 27 dicembre 2023, n. 206, questa misura risponde alla necessità di supportare l’autoimprenditorialità e promuovere nuove iniziative imprenditoriali su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un incentivo pubblico per giovani e donne di tutta Italia che vogliono diventare imprenditori, imprenditrici, oppure per ampliare, diversificare e/o trasformare le attività esistenti, usufruendo di un finanziamento a tasso zero con spese fino a 3 milioni di euro e copertura fino al 90% delle spese totali ammissibili da rimborsare in 10 anni.
ON si rivolge alle micro e piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni o da donne di tutte le età, su tutto il territorio nazionale. Sono ammissibili le imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute. Ad esempio, una società composta solo da un uomo over 35 e una donna/uomo under 35 non saranno ammessi al finanziamento, è richiesta una terza persona che abbia i requisiti.
Accedono al finanziamento le imprese costituite entro i 5 anni precedenti con regole e modalità differenti a seconda che si tratti imprese costituite da non più di 3 anni o da imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5. Anche le persone fisiche possono presentare domanda di finanziamento, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni.
Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale;
- commercio di beni e servizi;
- turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché’ le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.
Le imprese possono richiedere il finanziamento per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti. La copertura delle spese ammissibili può arrivare al 90% da rimborsare in 10 anni. Non sono richieste garanzie in caso di finanziamenti inferiori a 250 mila euro; è prevista invece la garanzia sotto forma di privilegio speciale per i finanziamenti superiori a 250 mila euro. È sempre richiesta l’ipoteca per i progetti di investimento che prevedono l’acquisto di un immobile. I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Sono previste due linee di finanziamento con programmi di spesa e regime di aiuti diversi, a seconda che le imprese siano costituite da non più di 3 anni oppure da almeno 3 e non più di 5 anni.
Le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5 possono presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.
Le domande (per le società costituite) o (per le persone fisiche) possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia SpA. Al termine della compilazione del piano di impresa (Guida: come presentare il piano d’impresa) e dell’invio telematico della domanda (Guida dettagliata: come compilare la domanda) e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
INVITALIA SpA
Aiuti alle imprese
INVESTIMENTI SOSTENIBILI 4.0
Agevolazioni per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno. Decreto ministeriale del 15 maggio 2023 e Decreto direttoriale del 29 agosto 2023.
“Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027“, in continuità con il precedente bando del 2022, è l’incentivo a sostegno di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili che facciano ampio ricorso alle tecnologie digitali, nella direzione indicata dal Piano Transizione 4.0.
Destinatarie sono le micro, piccole e medie imprese delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). La misura dà attuazione agli obiettivi di sviluppo indicati nel Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027. La dotazione finanziaria complessiva dello strumento è pari a 400 milioni di euro a valere sull’obiettivo specifico 1.3, azione 1.3.2, del PN RIC 2021 – 2027.
Gli incentivi finanziano programmi per la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0 (Allegato n. 1 del decreto ministeriale 15 maggio 2023). Hanno priorità quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito della procedura di accesso. A tal fine sono valorizzati, sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati, i programmi che puntano a sostenere i processi di produzione rispettosi dell’ambiente e l’utilizzo efficiente delle risorse e i programmi volti alla promozione dell’efficienza energetica delle imprese.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%, determinata in funzione della dimensione aziendale. In particolare:
- nel caso micro e piccole imprese: il 50% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e il 25% in forma di finanziamento agevolato;
- nel caso di medie imprese: per il 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammissibili in forma di contributo in conto impianti e il 35% in forma di finanziamento agevolato.
Con decreto direttoriale 29/08/2023 sono disciplinati termini e modalità di presentazione delle domande.
Sarà possibile dalle ore 10.00 del 20 settembre 2023 attraverso procedura informatica, procedere alla compilazione della domanda e dalle ore 10.00 del 18 ottobre 2023 inviare le domande compilate.
La domanda (MANUALE UTENTE per la presentazione della domanda) potrà essere presentata dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 18 ottobre 2023.
AVVISO:
Con Decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 18 ottobre 2023 è stata disposta, a partire dal 19 ottobre 2023, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione regolato dal decreto direttoriale del 29 agosto 2023.
INVITALIA S.p.A.
Aiuti alle imprese
CONTRATTI DI PROGRAMMA - REGIONE PUGLIA
Aiuti ai Programmi di Investimento promossi da Grandi Imprese attraverso Contratti di Programma regionali - BURP nr. 104 suppl. del 23 novembre 2023
Con i Contratti di Programma si intende sostenere la concessione di agevolazioni alle Grandi Imprese per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale sviluppandone le specializzazioni produttive e costituisce una procedura attivabile nell’ambito PR.
La misura intende sostenere gli investimenti delle Grandi Imprese con le seguenti finalità:
- individuare soluzioni tecnologiche innovative che sostengano l’innovazione industriale;
- sostenere la diffusione della ricerca e dell’innovazione per accrescere la competitività del sistema produttivo regionale;
- aggregare competenze, sia tra imprese interessate a promuovere programmi congiunti di ricerca, sia tra imprese e organismi ed enti di ricerca, anche per creare e rafforzare le filiere verticali e orizzontali nei diversi settori, introducendo un concetto di contaminazione e scambio di esperienze e competenze;
- sostenere e qualificare l’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.
Possono accedere alle agevolazioni le imprese già costituite, in forma singola o associata:
- di grande dimensione, anche inattive, che alla data di invio della domanda abbiano approvato almeno due bilanci. Tale categoria include anche due tipi di imprese diverse dalle PMI:
- “piccole imprese a media capitalizzazione” (small cap), il cui numero di dipendenti non supera le 499 unità e il cui fatturato annuo non supera i 100 milioni di EUR o il cui bilancio annuo non supera gli 86 milioni di EUR;
- “imprese a media capitalizzazione” (mid cap): entità che contano un massimo di 3.000 dipendenti e che non sono PMI o piccole imprese a media capitalizzazione.
Nel caso di imprese inattive, i requisiti devono essere posseduti dall’impresa controllante.
- piccole e medie imprese, imprese innovative e start up innovative, associate alla grande impresa proponente, che abbiano approvato almeno due bilanci. La grande impresa proponente assume la responsabilità ai fini della coerenza tecnica ed industriale.
I programmi di investimento devono essere localizzati in Puglia (in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia). Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del Contratto di Programma non inferiore a 5 milioni di euro. I costi per Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale non possono eccedere 60 milioni di euro per CdP.
I Contratti di Programma possono agevolare investimenti produttivi secondo le seguenti modalità:
- per le Grandi Imprese investimenti di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 5 milioni di euro e 110 milioni di euro;
- per le Medie Imprese investimenti di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 1 milione di euro e 40 milioni di euro;
- per le Piccole Imprese investimenti di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 1 milione di euro e 20 milioni di euro;
- per le Start up innovative, investimenti di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 0,5 milione di euro e 5 milioni di euro.
Le domande di accesso possono essere presentate a sportello,a partire dall’11 dicembre 2023, sino ad esaurimento dei fondi, esclusivamente per via telematica attraverso la procedura on line “Contratti di Programma” – mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice – disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/.
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
Aiuti alle imprese
MINIPIA - REGIONE PUGLIA
Pacchetti Integrati di Agevolazione per Micro e Piccole Imprese (MiniPIA) - A.D. nr. 00089 del 06/02/2024 del Registro delle Determinazioni della AOO 158).
L’Avviso stabilisce criteri e modalità per la concessione di agevolazioni alle Micro e Piccole Imprese per attività di innovazione tecnologica ed industriale, digitalizzazione e transizione energetica ed ambientale, oltre allo sviluppo e alla qualificazione delle competenze al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale, sviluppandone le specializzazioni produttive e costituisce una procedura attivabile nell’ambito del PR.
Lo strumento intende, quindi, agevolare gli interventi nel settore manifatturiero-industriale, del commercio e dei servizi, realizzati dalle Micro e Piccole Imprese che avviano un programma di investimento, attraverso un approccio trasversale ai temi dell’innovazione, che combina azioni diverse e coinvolge più aree aziendali in maniera integrata.
Possono beneficiare delle agevolazioni le Micro e Piccole imprese, incluse le imprese che acquisiscono la qualifica di media impresa esclusivamente per il tramite delle partecipazioni, nonché i liberi professionisti, equiparati alle piccole imprese come esercenti attività economica, secondo l’art. 12, legge 22 maggio 2017, n. 81. I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i requisiti previsti dall’Allegato 2 parte integrante e sostanziale del presente Avviso.
I programmi di investimento devono essere localizzati in Puglia (in unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia).
Il Mini Pacchetto Integrato di Agevolazione, rivolto alle piccole e micro imprese deve essere costituito da:
- Investimenti Produttivi in chiave di tecnologie abilitanti e di innovazione correlati ai temi della digitalizzazione e/o dell’ecosostenibilità in linea con la Smart Specialization Strategy, che devono essere integrati con:
- progetti di Innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese; che possono essere integrati con:
- progetti formativi di qualificazione delle competenze volti alla trasformazione digitale, alla transizione industriale sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, anche promuovendo azioni di raccordo tra istruzione terziaria / universitaria e sistema produttivo, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente;
- investimenti a favore della tutela ambientale;
- acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di Internazionalizzazione e di partecipazione a fiere.
Entità delle spese agevolabili
I Mini Pacchetti Integrati di Agevolazione per le micro e piccole imprese devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.
- I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
- Gli investimenti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 1 milione euro.
- Gli investimenti per l’innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 1 milione euro.
- Gli investimenti per la formazione non possono eccedere 500mila euro.
- Gli investimenti per la tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro.
- Le spese per servizi di consulenza e di internazionalizzazione non possono superare 500mila euro e le spese per la partecipazione a fiere non possono superare 500mila euro.
Il programma oggetto di agevolazione può avere una durata massima di 24 mesi dalla comunicazione dell’esito positivo delle verifiche da parte di Puglia Sviluppo. Il beneficiario può presentare una o più richieste di proroga del termine di conclusione del progetto, a condizione che la richiesta sia adeguatamente motivata e presentata prima della scadenza del termine di conclusione. Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute nell’arco di durata del progetto e strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi, come dettagliate nell’Allegato 2 (parte integrante e sostanziale dell’Avviso).
Intensità delle agevolazioni (vedi dettaglio nella scheda allegata).
Il soggetto proponente, dopo aver attivato sulla piattaforma telematica disponibile sul sito https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ il proprio profilo, avvia la compilazione della proposta progettuale cui viene assegnato un codice pratica; una volta inseriti i dati sintetici obbligatori, il soggetto proponente – direttamente o tramite referente accreditato e appositamente delegato su piattaforma per la singola proposta progettuale – completa la compilazione della propria istanza, nonché del questionario ex ante. La Modulistica della proposta progettuale è riportata nell’Allegato n. 4 che costituisce parte integrante e sostanziale dell’Avviso.
La procedura è “a sportello”, a partire dal 29 febbraio 2024, sino ad esaurimento dei fondi.
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
Aiuti alle imprese
PIA TURISMO - REGIONE PUGLIA
Aiuti alle Piccole, Medie e Grandi Imprese attraverso i Programmi Integrati di Agevolazione Turismo. (BURP nr. 26 del 28 marzo 2024)
Lo strumento PIA Turismo stabilisce criteri e modalità per la concessione di agevolazioni alle grandi imprese e PMI e prevede l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio. Intende sostenere gli investimenti con le seguenti finalità:
- l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green che impattino sul territorio in maniera non aggressiva, promuovendo così un turismo più armonioso e sostenibile e garantendo una migliore accessibilità e sicurezza ambientale, anche attraverso la valorizzazione di tradizioni locali di interesse turistico/culturale e di usanze regionali tipiche;
- la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziarne il livello di competitività e diffondere e sostenere l’evoluzione dell’industria turistica 4.0;
- la formazione degli operatori al fine di promuovere modelli innovativi di organizzazione del lavoro per sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore;
- un “nuovo” associazionismo (partnership) tra le strutture alberghiere, abbandonando l’attitudine alla frammentazione e ragionando piuttosto su modelli operativi che sfruttano sinergie e considerano quale fattore di innovazione, di crescita e di sviluppo la concentrazione delle azioni ed il “fare sistema”;
- il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.
Possono presentare istanza di agevolazioni, singolarmente:
- le imprese di medie e grandi dimensioni, come da definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i., che alla data di presentazione della domanda abbiano già approvato almeno due bilanci;
- le piccole imprese come da definizione di cui all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i., con un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione;
- le grandi e le medie imprese non attive se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda, che assume la responsabilità del PIA Turismo;
- le piccole imprese non attive se controllate da una piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assume la responsabilità del PIA Turismo;
- le grandi e medie imprese attive che non abbiano approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda se controllate rispettivamente da impresa di grande o di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda, che assume la responsabilità del PIA Turismo;
- le piccole imprese attive se controllate da piccola impresa che alla data di presentazione della domanda abbia registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assume la responsabilità del PIA Turismo;
- le imprese che non abbiano registrato un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, ma che abbiano sottoscritto accordi commerciali con importanti brand nazionali e/o internazionali che gestiscono strutture da 4 stelle in su.
Inoltre, può presentare domanda di agevolazioni la rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto che rappresenta un soggetto dotato di personalità giuridica autonoma ai sensi del Decreto Legge n. 5 del 10 febbraio 2009, convertito in Legge n. 33 del 9 aprile 2009 e successive modificazioni. Alternativamente, è possibile presentare l’istanza anche nella forma giuridica del Consorzio. Sia la rete di impresa che il Consorzio devono essere costituiti per la maggioranza da operatori turistici.
- Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del Programma Integrato di Agevolazione compresi tra 5 milioni di euro e 40 milioni di euro.
- I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
- Gli investimenti per l’Innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 2 milioni di euro.
- Gli investimenti per l’Innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 2 milioni di euro per le PMI.
- Gli investimenti per la Formazione non possono eccedere 4 milioni di euro per la Grande Impresa e 2 milioni di euro per le PMI.
- Gli investimenti per la Tutela dell’ambiente non possono eccedere 10 milioni di euro per la Grande Impresa e 5 milioni di euro per le PMI.
- Le spese delle PMI per Servizi di consulenza e di internazionalizzazione non potranno superare 500mila euro e le spese per la partecipazione alle fiere non potranno superare 500mila euro.
- Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, di cui al comma 2 del precedente articolo 4, devono essere compresi tra 2 milioni di euro e 5 milioni di euro.
Le istanze devono essere inoltrate, a pena di esclusione, a partire dal 30/04/2024 unicamente in via telematica attraverso la procedura on line “Programmi Integrati di Agevolazione Turismo”, mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/; al momento dell’invio, all’istanza viene assegnato un protocollo regionale, uno dell’O.I. ed un CUP per ogni impresa.
Le modalità di presentazione della domanda ed i documenti a corredo della stessa nonché il questionario ex ante da compilare, sono specificati nell’Allegato n. 3 Modulistica istanza di accesso che costituisce parte integrante e sostanziale dell’Avviso. In sede di istanza di accesso deve essere prodotta idonea documentazione attestante l’avvio delle procedure tese all’ottenimento dei titoli abilitativi alla realizzazione delle opere con indicazione della tempistica relativa al rilascio delle stesse.
La predetta istanza di accesso descrive gli obiettivi strategici ed integrati, le azioni volte al miglioramento dell’offerta in termini qualitativi e tecnologici, nonché di valorizzazione del territorio e delle sue caratteristiche culturali, paesaggistiche, naturalistiche e di tradizioni, specificando le finalità del PIA Turismo, le modalità di gestione dei servizi, esplicitando i principi di responsabilità e sostenibilità e definendo i profili delle figure professionali necessarie a costituire un sistema di offerta interoperabile e qualificata.
Puglia Sviluppo, ricevute le istanze di accesso secondo l’ordine cronologico di invio telematico, avvia, se necessario anche mediante la fase dell’interlocuzione con il soggetto proponente, un esame istruttorio al fine di accertare le condizioni di ammissibilità, di sostenibilità e fattibilità del progetto.
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
Aiuti alle imprese
MINIPIA TURISMO - REGIONE PUGLIA
Aiuti alle Grandi, Medie, Piccole e Micro Imprese attraverso i Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo. (A.D. nr. 276 del 17/04/2024 - Dipartimento Sviluppo Economico, Sezione Competitività – Servizio Incentivi PMI e Grandi Imprese).
Lo strumento MiniPIA Turismo stabilisce criteri e modalità per la concessione di agevolazioni alle grandi imprese e PMI e prevede l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio, coerentemente con la visione, gli obiettivi, i principi e le macro strategie del percorso di aggiornamento del Piano Strategico del Turismo Puglia365 (www.puglia365.it). Inoltre, intende sostenere gli investimenti con le seguenti finalità:
- l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e l’ampliamento ed il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green che impattino sul territorio in maniera non aggressiva, promuovendo così un turismo più armonioso e sostenibile e garantendo una migliore accessibilità e sicurezza ambientale, anche attraverso la valorizzazione di tradizioni locali di interesse turistico/culturale e di usanze regionali tipiche;
- la digitalizzazione delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziarne il livello di competitività e diffondere e sostenere l’evoluzione dell’industria turistica 4.0;
- la formazione degli operatori al fine di promuovere modelli innovativi di organizzazione del lavoro per sviluppare le competenze, digitali e non, degli operatori del settore;
- un “nuovo” associazionismo (partnership) tra le strutture alberghiere, abbandonando l’attitudine alla frammentazione e ragionando piuttosto su modelli operativi che sfruttano sinergie e considerano quale fattore di innovazione, di crescita e di sviluppo la concentrazione delle azioni ed il “fare sistema”;
- il sostegno e la qualificazione dell’occupazione regionale inclusa l’occupazione femminile.
Possono presentare istanza di agevolazioni:
- le imprese di grande, media, piccola e micro dimensione, come da definizione di cui all’Allegato I del GBER;
- la rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto che rappresenta un soggetto dotato di personalità giuridica autonoma – ai sensi del Decreto Legge n. 5 del 10 febbraio 2009, convertito in Legge n. 33 del 9 aprile 2009 e ss.mm.ii – e che è in grado di caratterizzare ed ampliare il proprio modello di business, in quanto contenitore di esperienze e professioni variegate e complementari. Alternativamente, è possibile presentare la domanda anche nella forma giuridica del Consorzio. Sia la rete di impresa che il Consorzio devono essere costituiti per la maggioranza da operatori turistici.
I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i requisiti previsti dall’Allegato n. 2 (parte integrante e sostanziale dell’Avviso).
Le domande di agevolazione possono essere presentate da grandi, medie, piccole e micro imprese che intendono realizzare attività rientranti nella “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007 – Aggiornamento 2022” (G.U. n. 309 del 30/12/2021), elencate nell’Allegato n. 3 Codici Ateco ammissibili (parte integrante e sostanziale dell’Avviso).
- Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del MiniPIA compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.
- I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
- Gli investimenti per l’Innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 500mila euro.
- Gli investimenti per l’Innovazione dei processi e dell’organizzazione, ammissibili esclusivamente per le PMI, non possono eccedere 500mila euro.
- Gli investimenti per la Formazione non possono eccedere 2 milioni di euro per la Grande Impresa e 500mila euro per le PMI.
- Gli investimenti per la Tutela dell’ambiente non possono eccedere 3 milioni di euro per la Grande Impresa e 1,5 milioni di euro per le PMI.
- Le spese delle PMI per Servizi di consulenza e di internazionalizzazione non potranno superare 500mila euro e le spese per la partecipazione a fiere non potranno superare 500mila euro.
- Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa/consorzi, di cui al comma 1, lettera b) del precedente articolo 4, devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.
Le istanze devono essere inoltrate, a pena di esclusione, a partire dal 22/05/2024 unicamente in via telematica attraverso la procedura on line “Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo (MiniPIA Turismo)”.
Il soggetto proponente, dopo aver attivato sulla piattaforma telematica disponibile sul sito https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ il proprio profilo, avvia la compilazione della proposta progettuale cui viene assegnato un codice pratica; una volta inseriti i dati sintetici obbligatori, il soggetto proponente completa la compilazione della propria istanza – direttamente o tramite referente accreditato e appositamente delegato su piattaforma per la singola proposta progettuale – e risponde al questionario ex ante. La Modulistica della proposta progettuale è riportata nell’Allegato n. 4 (che costituisce parte integrante e sostanziale dell’Avviso).
Il Soggetto proponente, o suo delegato, inoltra l’istanza al Soggetto Finanziatore o al Confidi; contestualmente la piattaforma genera il Codice Unico di Progetto (CUP) a far data dal quale è possibile avviare l’investimento.
Le modalità di presentazione della domanda ed i documenti a corredo della stessa sono specificati nell’Allegato n. 2 (parte integrante e sostanziale dell’Avviso).
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
AIUTI ALLE IMPRESE
PIA - REGIONE PUGLIA
Aiuti alle Medie e Piccole Imprese attraverso i Programmi Integrati di Agevolazione - BURP nr. 112 del 21 dicembre 2023
Lo strumento PIA intende agevolare gli investimenti in R&S delle Medie e Piccole Imprese, facilitando l’accesso alla ricerca da parte delle PMI e promuovendo la circolazione delle competenze tra mondo universitario e della ricerca e le imprese, migliorando così l’integrazione tra sistema della ricerca e sistema imprenditoriale ed aumentando il livello di digitalizzazione della Puglia. Obiettivo del presente Avviso è, dunque, sostenere tutte le potenzialità delle PMI sul territorio, affinché possano affrontare e potenziare la transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione, incrementando in maniera significativa il numero delle PMI che adottano pratiche commerciali sostenibili e che utilizzano tecnologie digitali.
Possono presentare istanza di agevolazioni, singolarmente o in associazione con altre PMI:
- le medie imprese (anche inattive) che alla data di presentazione della domanda abbiano approvato almeno due bilanci;
- le piccole imprese con un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione;
- le imprese innovative e start up innovative solo se in aderenza con altre PMI in possesso dei requisiti di cui alle precedenti lettere a o b;
- le imprese innovative e start up innovative singolarmente nei casi previsti dall’avviso;
- le imprese attive e non attive, se controllate rispettivamente da impresa di media dimensione che abbia approvato almeno due bilanci alla data di presentazione della domanda o da piccola impresa con un fatturato medio nell’ultimo triennio di almeno € 1 milione, che assumono la responsabilità del Programma Integrato di Agevolazione.
Le piccole e medie imprese e imprese innovative, in regime di contabilità ordinaria, aderenti al PIA presentato dalla media/piccola impresa proponente (di cui sopra) – che assume la responsabilità ai soli fini della coerenza tecnica ed industriale – devono essere attive ed aver approvato almeno due bilanci alla data di presentazione dell’istanza di accesso, ad eccezione delle start up innovative.
Il Programma Integrato di Agevolazione deve presentare spese ammissibili di competenza della PMI proponente almeno pari al 50% dell’investimento complessivo.
I soggetti beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono possedere i requisiti previsti dall’Allegato 2 – PIA parte integrante e sostanziale dell’Avviso.
Le iniziative agevolabili con il presente Avviso devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia. Sono ammissibili gli investimenti riguardanti il settore delle attività manifatturiere di cui alla sezione “C” della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007 – Aggiornamento 2022” (G.U. n. 309 del 30/12/2021) Allegato 3 – Codici ATECO ammissibili PIA .
Le istanze di accesso devono riguardare programmi di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili del Programma Integrato di Agevolazione non inferiore a 1 milione di euro. I PIA devono riguardare programmi di investimento produttivo di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili:
- fino a 50 milioni di euro per le Medie Imprese;
- fino a 40 milioni di euro per le Piccole Imprese;
- fino a 20 milioni di euro per le imprese innovative e per le Start Up innovative singole;
- 0,5 e 5 milioni di euro per le start up innovative e per le imprese innovative aderenti.
- I costi per Ricerca Industriale e in Sviluppo Sperimentale non possono eccedere 40 milioni di euro per Programma Integrato di Agevolazione.
- i costi per l’innovazione a favore delle PMI non possono eccedere 3 milioni di euro.
- i costi per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione non possono eccedere 5 milioni di euro.
- i costi per la formazione non possono eccedere 2 milioni di euro.
- gli investimenti a favore della tutela ambientale non possono eccedere 10 milioni di euro.
- le spese per servizi di consulenza e di internazionalizzazione non possono superare 0,5 milione di euro;
- le spese per la partecipazione alle fiere non possono superare 0,5 milione di euro.
Intensità delle agevolazioni: vedi scheda allegata.
Le istanze devono essere inoltrate, a pena di esclusione, a partire dal 22/01/2024 unicamente in via telematica attraverso la procedura on line “Programmi Integrati di Agevolazione”, mediante la registrazione e la compilazione di quanto previsto sulla piattaforma PugliaSemplice, disponibile al link https://pugliasemplice.sistema.puglia.it/ ; al momento dell’invio, all’istanza viene assegnato un protocollo regionale, uno dell’O.I. ed un CUP per ogni impresa. Le modalità di presentazione della domanda ed i documenti a corredo della stessa nonché il questionario ex ante da compilare, sono specificati nell’Allegato 4 – Modulistica istanza di accesso PIA che costituisce parte integrante e sostanziale del presente Avviso.
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
AIUTI ALLE IMPRESE
FRI-TUR 2024
“Fondo Rotativo Imprese (FRI) per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo” Ministero del Turismo – Segretariato Generale – Avviso protocollo n. 0013142/24 del 07/05/2024.
FRI-Tur è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Previsto dal PNRR, è promosso dal Ministero del Turismo ed è gestito da INVITALIA. La dotazione finanziaria è di 780 milioni di euro, con ulteriori 600 milioni di finanziamenti bancari attivati per questa misura.
Si rivolge a investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro, con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
Le agevolazioni sono rivolte a:
- alberghi
- agriturismi
- strutture ricettive all’aria aperta
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
- stabilimenti balneari
- complessi termali
- porti turistici
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
Sono previste due forme di incentivo:
- contributo diretto alla spesa: concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle spese ammissibili.
- finanziamento agevolato: concesso da Cassa Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento
Al Finanziamento agevolato è associato un Finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato dalla Banca finanziatrice. Il Finanziamento agevolato ed il Finanziamento bancario costituiscono insieme il Finanziamento, regolato in modo unitario da un unico contratto, sulla base di quanto previsto nella Convenzione. Il Finanziamento può essere assistito da idonee garanzie.
Il Finanziamento, unitamente al Contributo, non può essere superiore al 100 (cento) per cento dei costi e delle spese ammissibili. Il Soggetto beneficiario dovrà assicurare la copertura integrale del Programma di investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva, apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
La domanda di concessione degli incentivi potrà essere presentata a partire dalle ore 12:00 del giorno 01/07/2024 alle ore 12:00 del giorno 31/07/2024. La domanda deve essere compilata esclusivamente in forma elettronica utilizzando la Procedura informatica messa a disposizione da INVITALIA, accessibile dal sito www.invitalia.it.
La modulistica necessaria per la presentazione della domanda sarà disponibile da INVITALIA, nell’apposita sezione dedicata alla misura, sul sito internet www.invitalia.it a partire dalle ore 12:00 del giorno 30/05/2024. Il modulo di domanda e il piano progettuale, redatti in lingua italiana, devono essere firmati digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa proponente, pena l’inammissibilità della domanda stessa, ai sensi del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
INVITALIA SpA
AIUTI ALLE IMPRESE
SMART & START ITALIA 2023
Decreto del MIMIT dell’11/05/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10/07/2023.
Smart&Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. I progetti finanziabili possono essere presentati da start up innovative già costituite o da persone fisiche che intendono costituirne una. Nato per sostenere nuove imprese tecnologiche e innovative, punta a favorire lo sviluppo di una cultura imprenditoriale legata all’economia digitale e quello di valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, per incoraggiare, al contempo, il rientro in Italia dei “cervelli” dall’estero. Ad occuparsi della gestione del bando Smart e Start è Invitalia.
Chi può chiedere un finanziamento:
- startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi;
- team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”;
- imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
I requisiti che qualificano un’impresa come “startup innovativa” sono indicati all’art. 25 del D.L. 179/2012. Per approfondimenti sui requisiti consultare il sito www.startup.registroimprese.it.
Smart&Start Italia finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale, quali:
- immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
- immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Ad esempio, progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
- personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del Decreto Legge n. 179 del 2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Le start up richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
- finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili;
- servizi di tutoraggio;
- conversionedi una quota del finanziamento agevolatoottenuto in contributo a fondo perduto.
L’incentivo Smart&Start 2023 è a sportello, dunque, non vi sono graduatorie né scadenze. Le domande possono essere inviate sempre, di anno in anno, esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia, fino a esaurimento risorse.
La procedura per richiedere le agevolazioni è completamente informatizzata, grazie al supporto di Invitalia. L’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa del MiSE gestisce infatti il programma Smart&Start Italia, occupandosi anche di valutare i piani d’impresa presentati sulla base dei seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della Circolare MISE n. 439196 del 16 dicembre 2019.
INVITALIA SpA
AIUTI ALLE IMPRESE
DISEGNI+
Terzo Decreto Direttoriale del 6 agosto 2024 (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), rende operativa, per l’annualità 2024, la misura Disegni+ finalizzata alla concessione delle agevolazioni per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale delle micro, piccole e medie imprese. .
Col presente bando si intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella valorizzazione di disegni e modelli attraverso agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal presente Bando le micro, piccole o medie imprese – aventi sede legale e operativa in Italia – che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, siano titolari del disegno/modello oggetto del progetto di valorizzazione.
Il disegno/modello deve essere registrato:
- presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o l’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) o l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI); in tale ultimo caso tra i Paesi designati deve esserci l’Italia;
- a decorrere dal 1° gennaio 2022 e comunque in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione ed essere in corso di validità.
La dotazione finanziaria complessiva da destinare alle PMI beneficiarie delle agevolazioni ammonta 10 milioni di euro.
Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto finalizzato alla valorizzazione di un singolo o più disegni/modelli appartenenti al medesimo deposito multiplo (art. 31 del D.Lgs. 10 febbraio 2005, n.30 e successive modificazioni e integrazioni – Codice della Proprietà Industriale).
Il progetto ha una durata massima di 9 mesi dalla notifica del provvedimento di concessione dell’agevolazione. Il progetto deve prevedere l’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla valorizzazione di un disegno/modello per la sua messa in produzione e/o per la sua offerta sul mercato.
Le agevolazioni sono concesse fino all’80% delle spese ammissibili entro l’importo massimo di euro 60.000,00= e nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia di servizio.
Nello specifico:
- Realizzazione di prototipi € 13.000,00 =;
- Realizzazione di stampi € 35.000,00 =;
- Consulenza tecnica per la catena produttiva finalizzata alla messa in produzione del disegno/modello e/o per l’utilizzo di materiali innovativi € 10.000,00=;
- Consulenza tecnica per certificazioni di prodotto o di sostenibilità ambientale € 5.000,00=;
- Consulenza specializzata nell’approccio al mercato (es. business plan, piano di marketing, analisi del mercato, progettazione layout grafici e testi per materiale di comunicazione offline e online) e per la valutazione tecnico-economica del disegno/modello (ai fini della cedibilità del disegno/modello registrato) € 8.000,00=;
- Consulenza legale per la tutela da azioni di contraffazione (azioni legali relative a casi concreti) e/o per accordi di licenza (effettivamente sottoscritti) € 2.500,00=.
La domanda di partecipazione, a pena di esclusione, è compilata esclusivamente tramite la procedura informatica e secondo le modalità indicate al sito www.disegnipiu24.it . La domanda di partecipazione, a pena di esclusione, è presentata a partire dalle ore 12:00 del 12 novembre 2024 e fino alle ore 18.00 del medesimo giorno nonché, in caso di disponibilità finanziarie residue, dalle ore 9.30 alle ore 18.00 dei successivi giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Il bando Disegni+ è gestito da Unioncamere, che si occuperà della valutazione delle domande per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
AIUTI ALLE IMPRESE
BREVETTI+
Terzo Decreto Direttoriale del 6 agosto 2024 (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), rende operativa, per l’annualità 2024, la misura Brevetti+ finalizzata a favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della competitività delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici connessi alla valorizzazione economica dei brevetti.
Il bando intende favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
- siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2023 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2023. In entrambi i casi i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda;
- siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01/01/2022 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
- siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01/01/2022, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni Brevetti+ di cui ai precedenti bandi.
La dotazione finanziaria complessiva da destinare alle PMI beneficiarie delle agevolazioni ammonta 20 milioni di euro, per l’acquisto di servizi specialistici per la valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
È prevista la concessione di un’agevolazione a fondo perduto, nel rispetto della regola del de minimis, del valore massimo di € 140.000=.
Tale agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili; resta, invece, pari al 100% nel caso di imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari – con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
Le agevolazioni di cui al presente regolamento sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
Le domande di agevolazioni devono essere compilate esclusivamente tramite la Procedura Informatica e secondo le modalità e gli schemi pubblicati nell’apposita sezione del sito web del Soggetto Gestore (www.invitalia.it) e possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 29 ottobre 2024 e fino alle ore 18.00 del medesimo giorno nonché, in caso di disponibilità finanziarie residue, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 dei successivi giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
AIUTI ALLE IMPRESE
MARCHI+
Terzo Decreto Direttoriale del 6 agosto 2024 (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), rende operativa, per l’annualità 2024, la misura Marchi+ finalizzata a supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale.
Il bando intende supportare le imprese di micro, piccola e media dimensione nella tutela dei marchi all’estero mediante agevolazioni concesse nella forma di contributo in conto capitale, attraverso le seguenti forme agevolative:
- Misura A – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi dell’Unione europea presso EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni;
- Misura B – Agevolazioni per favorire la registrazione di marchi internazionali presso OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) attraverso l’acquisto di servizi specialistici esterni.
Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Bando le micro, piccole o medie imprese che siano titolari del marchio oggetto della domanda di partecipazione e che siano in possesso, a pena di esclusione, dei seguenti requisiti di ammissibilità:
per la Misura A:
- aver effettuato, a decorrere dal 1° gennaio 2021, il deposito della domanda di registrazione presso EUIPO del marchio oggetto dell’agevolazione e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di deposito;
- aver ottenuto la registrazione, presso EUIPO, del marchio dell’Unione europea oggetto della domanda di partecipazione. Tale registrazione deve essere avvenuta in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione.
per la Misura B:
- aver effettuato, a decorrere dal 1° gennaio 2021, almeno una delle seguenti attività:
- il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio registrato a livello nazionale presso UIBM o di un marchio dell’Unione europea registrato presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
- il deposito della domanda di registrazione presso OMPI di un marchio per il quale è già stata depositata domanda di registrazione presso UIBM o presso EUIPO e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
- il deposito della domanda di designazione successiva di un marchio registrato presso OMPI e aver ottemperato al pagamento delle relative tasse di registrazione;
- aver ottenuto la pubblicazione della domanda di registrazione sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) del marchio oggetto della domanda di partecipazione. La pubblicazione della domanda di registrazione del marchio sul registro internazionale dell’OMPI (Madrid Monitor) deve essere avvenuta in data antecedente la presentazione della domanda di partecipazione.
La dotazione finanziaria complessiva da destinare alle PMI beneficiarie delle agevolazioni ammonta 2 milioni di euro.
Per la Misura A, le agevolazioni sono concesse nella misura dell’80% delle spese ammissibili sostenute per le tasse di deposito e per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni di cui al paragrafo precedente, nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 6.000,00=.
Per la Misura B, le agevolazioni sono concesse nella misura del 90% delle spese ammissibili sostenute per le tasse di registrazione e per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni di cui al paragrafo precedente, nel rispetto degli importi massimi previsti per ciascuna tipologia e comunque entro l’importo massimo complessivo per marchio di € 9.000,00=.
Ciascuna impresa può presentare più richieste di agevolazione, sia per la Misura A sia per la Misura B, fino al raggiungimento del valore complessivo di € 25.000,00=.
La domanda di partecipazione, a pena di esclusione, è compilata esclusivamente tramite la procedura informatica e secondo le modalità indicate al sito www.marchipiu2024.it. ed è presentata a partire dalle ore 12:00 del 26 novembre 2024 e fino alle ore 18.00 del medesimo giorno nonché, in caso di disponibilità finanziarie residue, dalle ore 9.30 alle ore 18.00 dei successivi giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.
Il bando Marchi+ è gestito da Unioncamere, che si occuperà della valutazione delle domande per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
AIUTI ALLE IMPRESE
BENI STRUMENTALI - NUOVA SABATINI GREEN
AGEVOLAZIONI 2023 - 2024 Circolare direttoriale n. 28277 del 3/07/2023, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 161 del 12/07/2023.
La misura Beni strumentali -“Nuova Sabatini” è l’agevolazione disposta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che mira a faciliare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese in chiave innovativa e green favorendo gli investimenti delle PMI in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali attraverso un finanziamento agevolato (reso disponibile in un’unica tranche, con l’accorpamento delle rate) e un contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sostanzialmente copre gli interessi.
Possono fare domanda di accesso tutte le micro, piccole e medie imprese – di qualunque settore produttivo (inclusi agricoltura e pesca), eccetto attività finanziarie e assicurative – che rispondono alla definizione UE:
- Microimpresa: meno di 10 addetti e fatturato o totale annuo di bilancio fino a 2 milioni di euro;
- Piccola impresa: meno di 50 addetti e fatturato o totale annuo di bilancio fino a 2 milioni;
- Media impresa: meno di 250 addetti, fatturato annuo fino a 50 milioni o totale di bilancio fino a 43 milioni.
Altresì, è necessario che suddette imprese abbiano sede legale o una unità locale in Italia, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e che non si trovino in condizione da risultare imprese in difficoltà.
La misura prevede finanziamenti compresi tra 20.000 e 4 milioni di euro, di durata massima quinquennale, concessi da banche e intermediari che hanno aderito alla Convenzione “Beni Strumentali” (qui l’elenco aggiornato), per l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali ad uso produttivo, con possibilità di copertura fino all’80% dell’importo erogato dal Fondo di Garanzia PMI.
Solo gli investimenti in beni nuovi autonomi e correlati all’attività produttiva dell’impresa sono ammissibili al contributo. E solo se rientranti nelle categorie di immobilizzazioni materiali che includono “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, oltre alle immobilizzazioni immateriali come “software” o “tecnologie digitali”. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni o edifici, beni usati o rigenerati, ovvero beni in fase di sviluppo.
La Nuova Sabatini prevede anche un contributo in conto impianti da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE), commisurato al valore degli interessi, calcolati convenzionalmente, su un finanziamento al tasso annuo del:
- 2,75% per investimenti ordinari;
- 3,575% per investimenti 4.0;
- 3,575% per investimenti green.
La PMI presenta alla banca ovvero all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge. Le domande si compilano per via telematica (https://benistrumentali.dgiai.gov.it) tramite procedura disponibile nella sezione della piattaforma “Gestione nuove domande”, accessibile utilizzando le credenziali SPID relative all’impresa richiedente. La domanda (Allegato 1 modulo richiesta contributo,) inoltrata va sottoscritta con firma digitale.
MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
AIUTI ALLE IMPRESE
TECNONIDI - REGIONE PUGLIA
Aiuti alle Piccole Imprese Innovative - (BURP nr. 104 del 23 novembre 2023)
TecnoNidi è rivolto alle piccole imprese innovative che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico, contribuendo così ad aumentare la competitività, l’occupazione e il benessere in Europa, con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile sulle spese per investimenti, con un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.
La misura è destinata alle piccole imprese che, nel territorio della Regione Puglia, intendono avviare o sviluppare piani di investimento a contenuto tecnologico in una delle seguenti aree di innovazione e delle “tecnologie chiave” abilitanti:
- Manifattura sostenibile;
- Salute dell’uomo e dell’ambiente;
- Comunità digitali, creative e inclusive.
Il contenuto innovativo della proposta progettuale (valutazione domanda preliminare) sarà oggetto della verifica affidata ad un esperto indipendente, anche in ordine al livello di maturazione tecnologica conseguibile secondo la metrica riconosciuta in ambito europeo, ove sia valutata la possibilità di raggiungere il livello TRL 9 definita dalla Decisione della Commissione C(2017)7124.
Il progetto di investimento deve avere per oggetto la valorizzazione economica di nuove soluzioni produttive/di servizi risultanti da conoscenze acquisite dai soci ovvero da attività di ricerca e sviluppo svolte nell’ambito del sistema della ricerca pubblica e privata.
Il piano imprenditoriale formulato per la richiesta di agevolazioni dovrà garantire la realizzazione di investimenti in attivi materiali ed immateriali per un importo minimo pari a 25.000 euro. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 50.000 e 350.000 euro, di cui massimo 250.000 euro destinati ai costi di investimento e massimo 100.000 euro destinati ai costi di funzionamento.
Le domande di accesso possono essere presentate, a sportello, a partire dal 23 novembre 2023 sino ad esaurimento dei fondi, esclusivamente per via telematica firmate digitalmente. L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda preliminare Allegato C.1 – Domanda preliminare, redatta e inviata unicamente in via telematica, pena l’esclusione, attraverso la procedura on line all’indirizzo www.sistema.puglia.it/tecnonidi.
REGIONE PUGLIA (PUGLIA SVILUPPO SpA)
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
SIMEST - INSERIMENTO MERCATI ESTERI (Fondo 394/81 – Circolare 3/394/2023)
Intervento Agevolativo per la realizzazione di un Programma di inserimento mercati, attraverso: l’apertura di una nuova Struttura di tipologia negozio in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture; l’apertura di nuove Strutture, purché di diversa tipologia (uno spazio in area commerciale – corner, uno showroom e un ufficio) con esclusione del negozio, in un Paese Estero in cui non sono già presenti proprie Strutture; il potenziamento di una Struttura già esistente purché diversa dal negozio in un Paese Estero, mediante: - l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, più grande in sostituzione di una Struttura esistente della medesima tipologia; - l’apertura di una nuova Struttura, diversa da un negozio, in aggiunta a una Struttura esistente di diversa tipologia; - l’ampliamento di una Struttura esistente, diversa da un negozio; - l’inserimento di personale aggiuntivo per lo svolgimento di mansioni non correlate all'attività commerciale di vendita e operante in via esclusiva all’estero presso la stessa Struttura.
Il soggetto richiedente il finanziamento deve essere una impresa, in particolare Micro, Piccola o Media Impresa, secondo normativa comunitaria con sede legale in Italia, costituita in forma di società di capitali e che abbia depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Il Programma di inserimento mercati e la Struttura possono essere gestiti:
- direttamente dall’Impresa Richiedente;
- da un soggetto locale partecipato direttamente o indirettamente dall’Impresa Richiedente tramite un’ulteriore società locale, già costituito al momento della presentazione della domanda;
- da un Trader, già individuato al momento della presentazione della Domanda in possesso dei seguenti requisiti:
- professionalità, ossia essere attivo nel Paese Estero da almeno due anni continuativi;
- indipendenza, ossia non essere collegato all’impresa richiedente né direttamente né indirettamente.
Fermo restando l’importo minimo di euro 10.000 (diecimila), l’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:
- il 35% (trentacinque) dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
- € 500.000 (cinquecentomila) per le Micro Imprese;
- € 2.500.000 (duemilioniecinquecentomila) per le PMI e le PMI Innovative;
- € 3.500.000 (tremilioniecinquecentomila) per le Altre Imprese.
L’Impresa Richiedente può chiedere un Cofinanziamento fino al 10% (dieci) dell’Importo dell’Intervento Agevolativo e comunque fino a un massimo di € 100.000 (centomila).
La durata complessiva del Finanziamento è di 6 (sei) anni a decorrere dalla data di Stipula del Contratto, di cui:
- Periodo di Preammortamento: 2 (due) anni;
- Periodo di Rimborso: 4 (quattro) anni.
Per richiedere l’Intervento Agevolativo, l’Impresa Richiedente deve registrarsi sul Portale di SIMEST ( www.portalefinanziamenti.simest.it), compilare la Domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del Legale rappresentante, allegare i necessari documenti ed effettuare l’invio tramite il medesimo Portale. La Domanda si intende completa solo se debitamente compilata e sottoscritta in tutte le sue parti. La Domanda non sottoscritta digitalmente è inammissibile. Per poter accedere al Portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
SIMEST – TRANSIZIONE DIGITALE ED ECOLOGICA (Fondo394/81 – Circolare 4/394/2023)
Intervento Agevolativo per la realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’Impresa, a beneficio della competitività sui mercati internazionali.
Il soggetto richiedente il finanziamento deve essere una impresa, in particolare Micro, Piccola o Media Impresa, secondo normativa comunitaria con sede legale in Italia, costituita in forma di società di capitali e che abbia depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi. Il Programma si rivolge anche:
- alle PMI delle filiere produttive;
- alle Imprese con Interessi nei Balcani Occidentali;
- alle Imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023;
- al Rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale.
L’importo massimo finanziabile che può essere richiesto è pari al minore tra:
- il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico); e
- € 500.000 per le Micro Imprese;
- € 2.500.000 per le PMI e PMI innovative;
- € 5.000.000 per le Altre imprese;
- Importo minimo pari a € 10.000=.
Per richiedere l’Intervento Agevolativo, l’Impresa Richiedente deve registrarsi sul Portale di SIMEST ( www.portalefinanziamenti.simest.it), compilare la Domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del Legale rappresentante, allegare i necessari documenti ed effettuare l’invio tramite il medesimo Portale.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
SIMEST – ECOMMERCE (Fondo 394/81 – Circolare 6/394/2023)
Intervento Agevolativo per lo sviluppo del commercio elettronico sui mercati esteri, finalizzato alla distribuzione di beni e/o servizi dell’Impresa prodotti in Italia o con marchio italiano, attraverso: • la creazione di una nuova Piattaforma e-commerce propria, oppure • il miglioramento o lo sviluppo di una Piattaforma propria già esistente, oppure; • l’accesso ad una Piattaforma di terzi (marketplace) con la creazione di un proprio spazio/store.
Il soggetto richiedente il finanziamento deve essere una impresa, in particolare Micro, Piccola o Media Impresa, secondo normativa comunitaria con sede legale in Italia, costituita in forma di società di capitali e che abbia depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Finanziamento concedibile:
- Fino a € 500.000 e comunque non superiore al 20% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci depositati dall’impresa per una Piattaforma propria o per una Piattaforma di terzi.
- Importo minimo pari a euro 10 mila.rcizi completi.
Per richiedere l’Intervento Agevolativo, l’Impresa Richiedente deve registrarsi sul Portale di SIMEST ( www.portalefinanziamenti.simest.it), compilare la Domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del Legale rappresentante, allegare i necessari documenti ed effettuare l’invio tramite il medesimo Portale. Per poter accedere al Portale è necessario acquisire una posizione nella coda virtuale. Una volta arrivato il proprio turno, sarà possibile effettuare le attività di compilazione della domanda entro una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda. Il Portale resterà aperto dalle ore 09:00 alle ore 18:00 dal lunedì al venerdì. Qualora l’impresa non riuscisse ad accedere alla fase di compilazione della richiesta di finanziamento entro l’orario indicato, la posizione di coda acquisita sarà valida solo ed esclusivamente alla riapertura del Portale il giorno seguente.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
SIMEST – FIERE ED EVENTI (Fondo 394/81 – Circolare 5/394/2023)
Intervento Agevolativo per sostenere la partecipazione, anche in Italia, a eventi, anche virtuali, di carattere internazionale tra Fiera, Mostra, Missione imprenditoriale o Missione di sistema, per la promozione di beni e/o servizi prodotti in Italia o a marchio italiano. Il Programma deve avere ad oggetto in prevalenza beni e/o servizi dell’Impresa prodotti in Italia o distribuiti con marchio italiano registrato.
Il soggetto richiedente il finanziamento deve essere una impresa, in particolare Micro, Piccola o Media Impresa, secondo normativa comunitaria con sede legale e operativa in Italia, costituita in forma di società di capitali e che abbia depositato presso il Registro imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Il Programma si rivolge anche:
- alle PMI delle filiere produttive;
- alle Imprese con Interessi nei Balcani Occidentali;
- alle Imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023;
- al Rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale.
La richiesta di Intervento Agevolativo può riguardare fino a 3 (tre) iniziative anche in diversi Paesi di destinazione.
L’importo massimo dell’Intervento Agevolativo che l’Impresa Richiedente può chiedere è pari al minore tra:
- euro 500.000 (cinquecentomila);
- il 20% (venti) dei ricavi risultanti dall’ultimo Bilancio (voce A1 del conto economico) per domande fino a euro 150.000 (centrocinquantamila), oppure
- il 20% (venti) dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico), per domande superiori a euro 150.000 (centrocinquantamila).
Per richiedere l’Intervento Agevolativo, l’Impresa Richiedente deve registrarsi sul Portale di SIMEST ( www.portalefinanziamenti.simest.it), compilare la Domanda in ogni sua parte, con sottoscrizione digitale da parte del Legale rappresentante, allegare i necessari documenti ed effettuare l’invio tramite il medesimo Portale. La Domanda si intende completa solo se debitamente compilata e sottoscritta in tutte le sue parti. La Domanda non sottoscritta digitalmente è inammissibile.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI
PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
PNRR
Il PNRR Italia Domani: Un quadro d’insieme
Lo sforzo di rilancio dell’Italia delineato dal presente Piano si sviluppa intorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale.
- La digitalizzazione e l’innovazione di processi, prodotti e servizi rappresentano un fattore determinante della trasformazione del Paese e devono caratterizzare ogni politica di riforma del Piano.
- La transizione ecologica, come indicato dall’Agenda 2030 dell’ONU e dai nuovi obiettivi europei per il 2030, è alla base del nuovo modello di sviluppo italiano ed europeo.
- Il terzo asse strategico è l’inclusione sociale. Garantire una piena inclusione sociale è fondamentale per migliorare la coesione territoriale, aiutare la crescita dell’economia e superare diseguaglianze profonde spesso accentuate dalla pandemia.
CASSA DEPOSITI E PRESTITI